giovedì 11 ottobre 2012

Sovracosce di pollo in umido al sapore di salvia


 
Eccomi qui con un secondo di carne! Da brava amante della pasta difficilmente mi viene voglia di preparare la carne… La gravidanza però e di conseguenza il regime alimentare variato che devo seguire e che mi impone di introdurre una quantità maggiore di proteine, mi ha fatto rispolverare qualche vecchia ricetta della mamma.

Se preparata in modo gustoso e saporito anche la carne diventa una vera delizia!

Dal supermercato Mauro mi ha portato a casa una bella confezione di sovra cosce di pollo e ho deciso così di cuocerle in pentola, con tante verdurine e qualche foglia di salvia della piantina che quest’estate ha superato se stessa regalandoci tante foglie grandi e spesse!

Ingredienti

10-11 sovracosce di pollo
1 carota
2 coste di sedano
1 cipolla
Sale e pepe
Vino bianco (1/3 di bicchiere)
10 foglie di salvia
Olio evo

Dopo aver mondato e lavato bene le verdure, tagliarle a listarelle abbastanza grosse in modo che durante la cottura mantengano la loro consistenza. Rosolarle con un filo d’olio in una pentola o padella abbastanza capiente fino a quando risulteranno leggermente ammorbidite.

Salarle e conservarle da parte in una terrina.

Nella stessa pentola in cui si sono cotte le verdure aggiungere poco olio se serve e adagiarvi le sovra cosce di pollo facendole rosolare da ambo i lati per qualche minuto. Irrorare con il vino bianco, aspettare che evapori leggermente, unire le foglioline di salvia e cuocere con il coperchio a fuoco lento per circa una mezz’ora girando di tanto in tanto le sovracosce.

Salare e pepare e aggiungere le verdure cotte precedentemente. Lasciar cuocere per altri 30 minuti circa con il coperchio.

Servire accompagnate dalle verdurine e da un contorno di buona polenta calda, patate al forno o riso bollito!

sabato 6 ottobre 2012

Risotto alla vogherese




A parte cucinare, un’attività che prediligo è sfogliare ricettari, riviste, opuscoli di ricette! Credo che mi stancherei difficilmente di curiosare in giro. Anche se alla fine dei conti sono poche le preparazioni in cui mi cimento attivamente, mi piace conservare ogni pezzetto di carta in cui compare il nome di qualche pietanza!

E, tra parentesi, devo decisamente decidermi a fare un po’ di ordine!

A casa eravamo soliti a leggere l’intramontabile Sale e pepe, ma da un po’ di tempo a questa parte non l’avevo più acquistato. Finalmente sono riuscita ad abbonarmi per qualche numero e proprio la scorsa settimana ho ricevuto la prima uscita, quella relativa al mese di ottobre!

Devo dire che ci sono belle ricette, ma ahimè molte di esse contengono ingredienti che al momento non posso mangiare (grassi, zuccheri…). A parte questo risotto alla vogherese, con peperoni i quali, guarda guarda, mi fanno capolino dal vassoio della verdura in frigo!

Semplice, come il classico risotto ai peperoni, reso però più delicato dalla presenza di erbette aromatiche, come il timo e preparato senza il soffritto di cipolla che lo rende più leggero e digeribile!

Io ho variato qualche ingrediente, utilizzando il riso Vialone nano anziché il Carnaroli che non avevo in casa, e aggiungendo la maggiorana!

Buon appetito!

Ingredienti per 2 porzioni

160 g di riso Vialone nano
½ peperone rosso
½ peperone giallo
1 pomodoro
1 mazzetto di timo e di maggiorana
2-3 cucchiai di Grana Padano grattuggiato
1noce di burro
Olio evo
Sale e pepe q.b.
500 ml di brodo vegetale

Tagliare i peperoni e il pomodoro a pezzettini e cuocerli in una padella con poco olio per 15 minuti. Salare e passare al minipimer 1/3 della verdura.
In una pentola tostare il riso con poco brodo e continuare la cottura aggiungendone poco alla volta per circa 15 minuti. Aggiungere la crema di verdura e i pezzettini tenuti da parte e completare la cottura. Aggiungere il timo e la maggiorana, regolare di sale e pepe e mantecare con una noce di burro e il Grana grattugiato.


lunedì 1 ottobre 2012

Farfalle con pesto di rucola



E vai di pasta! In quest'estate appena passata, calda e torrida, questa pasta è buona, veloce e sana! Condita con pesto di rucola che è una verdura estiva, leggermente amarognola e piccantina, conferisce un tocco di sapore alternativo!

Il pesto lo si può utilizzare anche per insaporire una pasta fredda, arricchendo il piatto con olive, pomodorini e mozzarella, come più piace!

Ingredienti

Farfalle
100 g di rucola ben lavata ed asciugata
4 cucchiai di Grana Padano grattugiato
5-6 gherigli di noce
Olio evo
Sale e pepe
½ spicchio d’aglio (facoltativo)
2 cucchiai di formaggio spalmabile

Tritare le noci e l’aglio (io non l’ho messo perché a crudo lo trovo un po’ indigesto ultimamente) nel mixer o con il frullatore ad immersione, aggiungere poco alla volta le foglie di rucola e l’olio d’oliva continuando a tritare. Unire il formaggio grattugiato e continuare a frullare aggiungendo olio d’oliva ed eventualmente un cucchiaio di acqua fino ad ottenere una consistenza morbida e cremosa.

Regolare di sale e pepe assaggiando spesso poiché la rucola unita alle noci potrebbe risultare abbastanza amara.

Lessare la pasta e scolare al dente tenendo da parte mezza tazza di acqua di cottura della pasta. Condire le farfalle con il pesto alla rucola mantecando eventualmente con 1-2 cucchiai di formaggio spalmabile (tipo Philadelphia) per addolcire un po’ il sapore amarognolo del pesto aiutandosi con un po’ di acqua di cottura.

Spolverizzare con ulteriore Grana grattugiato a piacere!
 
 

 

lunedì 24 settembre 2012

Crostini rustici di salsiccia e stracchino



Questo semplice antipasto è l’ideale per una cena casalinga in cui spiccano i piatti della tradizione, dove i gusti intensi della cucina italiana si amalgamo tra loro in un susseguirsi  di portate una più saporita dell’altra. Dove il dispiacere di aver terminato l’ultima forchettata di lasagna, di risotto o di zuppa lascia subito spazio al piacere imminente di un buon arrosto, spezzatino di carene o grigliata di pesce! Dove le patate arrosto stuzzichevoli con la loro crosticina, con l’inebriante rosmarino che ancora aleggia dal forno, i pomodori al gratin con il loro aroma di erbette miste al pangrattato, le cipolline glassate, l’insalata condita, non sono più contorno ma semplice ed esaltante gusto per il palato!

Ma bando alle divagazioni, ecco un antipasto tipico della cucina toscana velocissimo e super saporito!

Ingredienti

1 filone di pane
2 salsicce di qualità
1 confezione di stracchino

Tagliare a rondelle abbastanza spesse il filone di pane. Eliminare il budello dalle salsicce e sgranare la polpa in una ciotola. Aggiungere lo stracchino alle salsicce. Eventualmente regolate al momento la quantità, dovrebbe risultare circa una crema formata da metà quantità di salsiccia e metà di stracchino.

Se lo si desidera regolare di sale. Io personalmente non l’ho aggiunto poiché la pasta delle salsicce era già abbastanza salata.

Spalmare le fette di pane con la crema così composta, disporle su una teglia ricoperta da carta forno e passare in forno a 150° per massimo una decina di minuti finché il pane non sia diventato croccante!
 
 

martedì 18 settembre 2012

Conchiglie con broccoli e acciughe


 
In genere il broccolo è un ortaggio che mi dice poco, ma se utilizzato come condimento per una pasta golosa e arricchito con qualche acciughina vi assicuro che diventa una delizia!

Ingredienti

160 g di conchiglie rigate o altro formato di pasta
½ broccolo
1 spicchio d’aglio
qualche acciuga
sale, pepe
olio evo

Lavare bene il broccolo e tagliarlo in piccoli spicchi. Lessarlo e scolarlo quando è cotto ma non troppo morbido. Mettere la pasta a bollire.

Nel frattempo in una padella soffriggere l’aglio tagliato a spicchi (io ci tolgo l’anima) in un filo d’olio. Quando comincia ad imbiondire leggermente aggiungere le acciughe e mescolando farle sciogliere nell’olio. Eliminare l’aglio e aggiungervi il broccolo, facendolo saltare insieme al sughetto di acciughe, e regolare di sale e pepe.

Quando la pasta è al dente scolarla e mantecarla insieme ai broccoli!
 
 

lunedì 10 settembre 2012

Farfalle con paté di olive nere e capperi



Quanto amo la pasta! In ogni versione, con ogni condimento, lessa, al forno, gratinata, in brodo, in insalata… Non vivrei senza! E purtroppo il medico mi ha messo a dieta in quest’ultimo periodo di gravidanza. Ma dal momento che i carboidrati devono essere presenti comunque anche se in quantità controllate, mi sono lasciata andare con questa semplice ma gustosissima ricettina, presa dal libro di ricette di Benedetta Parodi. Carboidrati, verdura e mozzarella: tutto mi è consentito! Oh là! Almeno così anche la dieta prende gusto!

Ingredienti x 2

160 g di farfalle
50 g di olive nere denocciolate
20 g di capperi
½ spicchio d’aglio
150 g di pomodorini ciliegino
½ mozzarella
3-4 foglie di basilico
Olio e.v.o.
Sale e pepe

Lessare la pasta. In una padella mettere a soffriggere l’aglio con poco olio e appena comincia ad imbiondire leggermente aggiungere i pomodorini tagliati a spicchi e saltarli insieme per pochi minuti, regolarli di sale e pepe. Nel frattempo tritare al mixer le olive insieme ai capperi e ad 1-2 cucchiaio di olio fino a ridurle alla consistenza di un paté. Aggiungere la crema di olive ai pomodorini insieme a poca acqua di cottura (1-2 cucchiai).

Scolare la pasta al dente, mantecarla in padella insieme al paté di olive e capperi e ai pomodorini. A fiamma spenta aggiungere la mozzarella tagliata a dadini lasciandola fondere al calore della pasta e il basilico spezzettato.

Un piatto da re!
 
 

martedì 4 settembre 2012

Torta di carote


 
Torta di carote? Da piccina avrei risposto con una smorfia se qualcuno mi avesse invitata ad assaggiarla, vista la repulsione naturale per la verdura e gli ortaggi in genere. Poi ho scoperto le clementine del Mulino Bianco... E ho rivalutato le carote in versione dolce!

E adesso, la torta, la cucino io!

Ingredienti

400 gr di carote
300 gr di farina
300 gr di zucchero
3 uova
1 bicchiere di olio di semi
1 bustina di lievito
sale
zucchero a velo

Tritare al mixer le carote. Montare le uova con lo zucchero. Aggiungere a filo l'olio di semi mescolando continuamente , aggiungere la farina, il lievito e un pizzico di sale.

Quando il composto ha raggiunto un aspetto omogeneo unire le carote tritate.
Versare il composto in una tortiera imburrata o ricoperta con carta forno e cuocere a 180° per 30-40 minuti.
La ricetta originale prevedeva 25 minuti di cottura, ma con il mio forno ho dovuto lasciarvela un po' di più!
Spolverizzate con zucchero a velo e servite!
 
 

venerdì 24 agosto 2012

Risi e bisi

 

Classico della cucina Veneta, quanto è buono il riso con i piselli? E ho trovato giusto questa ricettina che lo fa gustare ancora di più! Poi i legumi fanno bene, anche in gravidanza, tra l'appetito che cresce e le proteine anche vegetali di cui necessita il nostro organismo. Io ho utilizzato per velocità e comodità i piselli già precotti in scatola, ma se avete tempo e la fortuna di avere un buon fruttivendolo a portata di mano perché non provare con quelli freschi? Basterà aumentare un po' i tempi di cottura dei piselli, ma credo che il sapore ripaghi l'attesa!

Da provare!

Ingredienti

300 g di riso Vialone Nano
300 g di piselli in scatola
2 scalogni piccoli
500 ml di brodo
vino bianco
sale, pepe
olio evo
1 noce di burro
Grana grattugiato
prezzemolo

Tritare gli scalogni sottilmente e soffriggerlo in poco olio extra vergine d'oliva. Unire i piselli sgocciolati dal liquido di conservazione e sciacquati. Unire un po' di brodo e cuocere per circa 5 minuti regolando di sale e pepe. Togliere la metà dei piselli e tenere da parte. A questo punto aggiungere il riso e tostarlo per un minuto finché assume ai bordi un colore trasparente. Sfumare con mezzo bicchiere di vino, mescolare e quando sarà evaporato continuare la cottura aggiungendo il brodo un po' alla volta.

Nel frattempo frullare i piselli con un po' di brodo fino ad ottenere una crema abbastanza morbida. Quando il riso è giunto a metà cottura aggiungere metà della crema. Ultimare la cottura e mantecare il riso con una noce di burro a qualche cucchiaio di grana grattugiato.

Aggiungere a piacere un cucchiaino di prezzemolo tritato.

Comporre le porzioni versando su ogni piatto 2 cucchiai di crema di piselli rimasta (da scaldare leggermente se nel frattempo si è raffreddata diluendola sempre con un po' di brodo eventualmente se si fosse rappresa) e adagiandovi sopra il risotto. Spolverizzare a piacere con altro formaggio grana.

Buon appetito!

domenica 12 agosto 2012

Gnocchetti sardi con pesto di pomodori secchi


Un pesto dai sapori estivi, goloso e colorato! L'ho assaggiato la prima volta la scorsa estate a casa di una mia carissima amica! Non c'è niente di più bello che mangiare un piatto di pasta in buona compagnia. Ricordo quella serata con affetto, piena di belle novità, una piacevole brezza che entrava dalla terrazza al'ultimo piano, nonostante la calura di agosto ormai inoltrato!


Così, memore del gusto, ho cercato e cercato fino a trovare la ricetta che faceva per me!


Ve la ripropongo come accompagnamento ai gnochetti sardi che adoro ma va bene anche per farcire dei crostini di pane croccanti!


Ingredienti

Gnocchetti sardi (a seconda dell'appetito!)
1 vasetto di pomodori secchi sott'olio (circa 150-200 gr)
1 cucchiaio di capperi
50 gr di mandorle
50 gr di grana grattuggiato
1 ciuffetto di basilico
mezzo spicchio d'aglio
olio evo
1 pizzico di sale


Sgocciolare dall'olio i pomodori secchi e tamponarli leggermente con carta assorbente. Nel mixer tritare le mandorle insieme all'aglio, unire poi i rimanenti ingredienti aggiundendo poco per volio l'olio d'oliva fino ad ottenere la consistenza del pesto.
Cuocere la pasta al dente e condirla con qualche cucchiaiata di pesto a freddo.

lunedì 30 luglio 2012

Vacanze a Bressanone, con marsupio al seguito!


Anche quest’anno si è giunti alle tanto attese vacanze: per quest’estate abbiamo organizzato una settimana di soggiorno in Alto Adige, nella variopinta cittadina vescovile di Bressanone, luogo ormai conosciuto e apprezzato in precedenti occasioni vacanziere e che risulta particolarmente adatto per il genere di attività e riposo che abbiamo in mente quest’anno.
Già, perché oltre a bagagli e voglia di ferie al  nostro seguito, o meglio nel mio “marsupio”, c’è anche una piccola bubetta che ignara di venire al mondo tra circa tre mesi, sguazza felice dentro al mio pancione!


Abbiano affittato un piccolo appartamento all’interno di un residence a Milland, frazione alle porte del centro di Bressanone, dove possiamo disporre anche di un bel giardino che dà sulla sala da pranzo. L’ideale per una piccola famiglia in divenire!
Il nostro arrivo è tuttavia accolto da un tempo incerto, che a serata inoltrata ci regala un improvviso acquazzone! Siamo così costretti a rifugiarci all’interno del locale all’aperto dove ci siamo fermati per una pizza al volo.


Il centro storico di Bressanone è caratteristico del Sudtirolo, con i palazzi colorati con innumerevoli portici dai quali si prolungano gli accoglienti e invitanti tavolini dei tanti bar e ristorantini tipici, i campanili con le guglie appuntite o a cipolla, il Duomo, l’Hofgarten, il giardino di corte dove si coltivano innumerevoli specie di fiori e piante aromatiche e tanti piccoli viottoli dove farsi sorprendere da un abbaino fiorito, dalle insegne riccamente lavorate, da cortili segreti.


Noi vi accediamo dal Ponte Aquila che attraversa il fiume Isarco dal quale prende il nome la valle che ci ospita.


La sera del nostro arrivo la città è abbastanza deserta, forse complice il maltempo, e solo qualche turista d’oltralpe si avventura in passeggiata nonostante sia sabato sera. Il giovedì invece c’è il Brixen Sommeremotionen, gli esercenti rimangono aperti fino a tardi e intrattengono gli avventori con musica e concertini all’aperto. Pare che tutta la città si sia riversata in centro ed è un brulichio di gente ovunque, sotto i portici, nelle stradine e nei vicoli, per approfittare del tepore delle serate estive. Ci sono panche e tavoli allestiti in piazza dove gustare pane, patate e wurstel, dei palchi dove suonano le band e tanti giovani.


Le giornate della settimana trascorrono intense: visitiamo Chiusa che vanta un posto tra i borghi più belli d’Italia, Brunico nella vicina Val Pusteria e Vipiteno a pochi chilometri dal confine austriaco. Ogni visita è occasione per curiosare nei negozietti tirolesi alla ricerca di souvenir e assaggiare il pane locale arricchito con semi e cereali il cui aroma ci giunge invitante dalle innumerevoli Backerei.
In un negozio di articoli intagliati in legno acquisto delle simpatiche lettere colorate con le figure di animali: vi comporrò il nome della nostra bimba, per decorare la culla nel nido che nei prossimi mesi prepareremo per lei!
E poi, dopo innumerevoli ricerche, troviamo finalmente l’Alpen Roulette, il tradizionale gioco tirolese in legno che aveva allietato le lunghe serate durante l’ultimo soggiorno in Val di Non. Peccato che stavolta vinca sempre Mauro…


Le calde giornate si avvicendano piacevolmente: la mattina ci si sveglia con il fresco, finestre aperte, una sgranchita nel giardino che da’ sulla collina a ridosso del monte, una buona colazione con fette e marmellata e siamo pronti per nuove escursioni! E’ incredibile come i piccoli rituali diventino piacere quando si è sereni e rilassati…
Ci avventuriamo stavolta verso la Val Gardena soffermandoci nella bella Ortisei. Passeggiamo in lungo e in largo per la via principale quando scopriamo le comode scale mobili che dal centro del paese portano rapidamente al punto di partenza per gli impianti di risalita.
Ne approfittiamo visto la lunga passeggiata che avevamo già intrapreso poco sopra il paese e il mio marsupio che comincia a pesarmi sulla schiena.


In cima si diparte un altro sentiero che si inoltra in Val d’Anna attraverso il bosco per raggiungere malghe e rifugi della vallata.
Decidiamo di metterci in cammino visto che ormai l’ora di pranzo per me è passata da un po’ e l’idea di sostare in malga per rifocillarci mi dà la spinta giusta per compiere l’ultimo sforzo!


Costeggiamo un torrente che alimenta un percorso Kneipp attrezzato con comode amache delle quali approfitto subito per una breve pausa. Più  ci addentriamo nel bosco si avvertono i profumi del legno, del muschio e della vegetazione montana. Avvistiamo un uccello che s’avvicina impavido al sentiero. Ha il petto bianco punteggiato di macchioline nere e tiene nel becco un lombrico, chissà forse per i suoi piccoli nel nido.
Avanzo sempre più lentamente, poiché la stanchezza e la mancanza di energie cominciano a farsi sentire con insistenza quando un segnale lungo il percorso indica che siamo vicini alla meta! Ancora poche centinaia di metri di leggera salita e avvistiamo le tegole della baita, gli ombrelloni della terrazza e un buon profumino!


Il sole picchia alto ormai nel cielo terso e blu, interrotto solo dalle cime e dal volo di qualche parapendio.

Il menù della baita ci offre specialità tipiche dell’alpeggio: polenta contadina e formaggio fuso di malga per me e patate arrosto e salsicce per Mauro: che bontà, non si può chiedere di meglio!


Il giorno successivo ripetiamo l’esperienza alla scoperta della Val di Funes, vallata esempio di sostenibilità ecologica. Da qualche anno infatti sono stati eliminati i generatori diesel nelle malghe e l’energia elettrica arriva in quota tramite una rete sotterranea di collegamenti, così come per le linee telefoniche a fibre ottiche e la rete fognaria. Il risultato è una valle silenziosa, pulita, dove il verde predomina e l’intervento urbanistico dell’uomo è rigorosamente controllato.


Dopo un educativa visita al Centro Visitatori del parco, partiamo dal piccolo centro abitato di Santa Maddalena e raggiungiamo Malga Zannes a 1680 mt.



Che vista, che panorama predomina quassù! Una distesa di prati, verdi e dolci colline, boschi e a disposizione per gli escursionisti tanti percorsi per raggiungere alcune tra le 11 malghe della valle, oppure cimentarsi nel nordic walking o sostare per un pic nic lungo il ruscello.




Anche oggi ci trattiamo bene e dopo una bella passeggiata rigenerante nella natura durante la quale godiamo delle cime dell’Odler, ci concediamo di gustare le specialità culinarie della malga per poi oziare nella terrazza soleggiata, disturbati solo dall’andirivieni del trattore che raccoglie l’erba appena falciata del pascolo per farne foraggio.


Al rientro a Bressanone ceniamo presto poiché in serata, presso il piccolo paese di Naz, si svolge la Festa sotto le stelle! Nella piazza principale è stato allestito un palco dove un duo si cimenta in canzoni popolari in lingua tedesca e numerose panche e tavoli sono state alloggiate per poter comodamente gustare in Tirtl, frittelle ripiene di ricotta e spinaci che volenterose signore del paese impastano e friggono abilmente, spuntino a cui non so dire di no!
C’è un atmosfera allegra nonostante la semplicità della festa! Alcune coppie s’impegnano a ballare in mezzo alla pista e riconosciamo infatti alcuni balli appresi durante il corso che abbiamo frequentato quest’anno: il fox, il cha cha cha…



E giunge immancabile anche l’ultimo giorno di vacanza. Gli ultimi ricordini li acquistiamo al Thuniversum di Bolzano mentre la mattinata la dedichiamo alla visita dell’Abbazia di Novacella, tutt’oggi centro culturale e formativo molto attivo.


Nella preziosa biblioteca sono conservati testi antichi, mentre dietro l’abbazia si coltivano i vigneti che danno vita ai vini pregiati dell’Alto Adige. Nella bottega vicina acquistiamo del buon Muller Turgau, a cui dedico sempre un piccolo assaggio. Non quest’anno però, la piccina in pancia non apprezzerebbe… chissà, magari l’anno venturo ci torneremo per un brindisi assieme!

domenica 27 maggio 2012

Polpette di ceci


Da un po' di tempo volevo cucinare i ceci in maniera diversa e in particolare mi attirava l'idea di provare a rifare i felafel, le tipiche polpette di ceci della cucina araba che avevo assaggiato al ristorante eritreo. Così navigando nel web ho scovato questa ricettina adattata all'italiana di Renza del blog Sfizi e Pasticci, dove tra l'altro ho trovato anche molte altre cosine sfiziose sfiziose!
Semplicissimi e buone, la prossima volta voglio provare ad aggiungerci qualche spezia per renderle più esotiche!

Ingredienti

250 g di ceci precotti
1 uovo
1/2 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
3-4 cucchiai di pan grattato
sale, pepe
olio di semi di arachide

Scolare e sciacquare i ceci dall'acqua di conservazione, frullarli col minipimer o nel mixer insieme all'uovo e all'aglio e rosmarino tritati. Regolare di sale e aggiungere il pan grattato fino ad ottenere un impasto abbastanza asciutto.

Modellare con le mani tante polpettine tonde di grandezza a piacere: potete farle piccole come nocciole, saranno un buon accompagnamento come aperitivo, o più grosse da servire come secondo assieme a dell'insalata fresca.

Friggerle in abbondante olio per 2-3 minuti rigirandole una volta.
Salare e servire calde.

sabato 12 maggio 2012

Tortino di pane con pesto e pomodorini


Piatto di riciclo per il pane vecchio, la ricetta mi è stata gentilmente fornita da Barbara, mia carissima amica ed ottima cuoca (sempre mitica la sua Paella alla Valenciana!)

Io ho utilizzato una focaccia di pane al latte che avevo sfornato pochi giorni prima, ma avendone fatta troppa per sole 2 persone ne era avanzata parecchia, ma se non avete pane vecchio da utilizzare e volete cimentarvi lo stesso con questo sformato potete anche utilizzare il pan carrè!

E' davvero buono e gustoso, dai sapori estivi e funge tranquillamente da piatto unico!

Ingredienti

pane vecchio o pan carrè
2 uova
1 bicchiere di latte
100 g di pomodorini ciliegino
50 g di pesto alla genovese
1 mozzarella di bufala
sale
pane grattuggiato

Lasciar sgocciolare bene la mozzarella in modo da farla asciugare un po' (altrimenti rilascerà troppo liquido durante la cottura) e tagliare a spicchi i pomodorini salandoli leggermente.
Ricoprire uno stampo da plum cake con carta forno bagnata e strizzata.
Tagliare a fettine sottili il pane, sbattere le uova con il latte e salare. Bagnare le fette di pane nel composto di latte e uova e e formare degli strati alternati nello stampo con il pane, 1-2 cucchiai di pesto ben distribuito, pomodori, mozzarella e un po' di pane grattugiato per assorbire il liquido in eccesso.
Ultimare l'ultimo strato con pesto pomodori e mozzarella.
Cuocere a forno caldo a 200° per 20 minuti circa!

sabato 5 maggio 2012

Pennette con salsa di noci


Rieccomi qui, dopo una lunga assenza! Niente post, niente ricette, niente pc acceso dopo il lavoro... Sarà, ma negli ultimi mesi altro ha distolto la mia attenzione anche dalla passione cuilinaria... Non che abbia smesso di mangiare, anzi, ma ultimamente nella mia vita, o meglio nella nostra vita stanno accadendo autentiche meraviglie a cui ho dedicato ogni mia forza!

E siccome l'appetito aumenta ecco che non esiste pietanza più rassicurante e confortante di un buon piatto di pasta! Tempo fa fattori come le condizioni meteorologiche o la stanchezza non influenzavano granché il mio umore, ma ora forse complice l'età (!!!) quando i morsi della fame cominciano ad aggredirmi, si salvi chi può!

E quindi cosa c'è di meglio di questa salsa alle noci con cui condire una buona porzione di carboidrati? Il gusto leggermente amarognolo delle noci unito alla morbidezza del formaggio che avvolge ogni singola pennetta! Il massimo di mezzogiorno!

 Ingredienti

160 gr di pennette
50 gr di gherigli di noce
50 gr di philadelphia o altro formaggio spalmabile
1 cucchiaio di grana grattugiato
sale, pepe

Mettete a bollire l'acqua per la pasta. Nel frattempo tritate con il minipimer o al mixer le noci con qualche cucchiaio di acqua calda. Aggiungere il Philadelphia (potete anche utilizzare la robiola, la ricotta o altri formaggi morbidi), il grana grattugiato e qualche cucchiaio di latte. Tritare ancora ed aggiustare di sale e pepe.

Quando l'acqua bolle, salarla e calare le penne. Quando sono cotte bene al dente, scolarle e condirle con la salsa di noci.

Guarnire con qualche pezzettino di noce e poco prezzemolo fresco tritato.

Buon appetito!

domenica 5 febbraio 2012

Tagliolini al limone e uova di lompo


Un buon primo piatto semplice ed elegante che ho servito durante le feste di Natale sono le tagliatelle alle uova con tante piccole uova di lompo! Leggermente aromatizzate al limone sono un piatto che si può benissimo riproporre per il menù di San Valentino!

Ingredienti

Tagliolini o fettuccine all'uovo
1 confezione di panna light
La buccia grattugiata di mezzo limone
4 cucchiaini di uova di lompo
sale

Lessare la pasta in acqua bollente salata. Nel frattempo scaldare in una padella la panna, aggiungere la buccia di limone grattugiata, un pizzico di sale, non tanto perché le uova di lompo sono possiedono già la loro sapidità, e stemperare con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. All'ultimo unire le uova di lompo, mescolare e versarvi le tagliatella appena scolate.

Condire bene con la salsa di panna e servire calde!

lunedì 30 gennaio 2012

Cotechino in crosta



Un modo goloso per gustare un buon cotechino, magari avanzato dalle feste, è semplicemnete farlo in corsta! Io comprando il cotechino già precotto e la pasta già pronta ho impiegato davvero pochissimo a farlo ed è venuto proprio bene!


 Ingredienti
1 cotechino precotto da 500 gr
1 rotolo di pasta da pizza o pasta di pane già pronto
Cuocere il cotechino nella sua confezione in un tegame pieno d'acqua per 20-25 minuti dal bollore. Aprire l'involucro e scolare il liquido. Togliere il budello che lo riveste lasciarlo intiepidire.
Nel frattempo srotolare la pasta per la pizza già pronta, adagiarvi sopra il cotechino ad avvolgerlo con la pasta come un salame, richiudendo bene i bordi.
Cuocere in forno a 180° per 12 minuti circa.
Servire a fette!

La stessa procedura potete utilizzarla con la pasta sfoglia, ovviamente la cottura sarà leggermente più lunga, magari stendendo sulla pasta sfoglia delle foglie di spinaci già prelessate e salate e adagiandovi sopra il cotechino!
Anche questa è una ghiotta alternativa, a voi la scelta!