martedì 27 dicembre 2011

Pasticcio di zucca e salsiccia


Lasagne, pasticcio... Non so voi ma solo sentire nominare questa pietanza mi viene un languorino... Pasticcio! Mi dà proprio l'idea di qualcosa di buono, pasticciato con ingredienti saporiti, gustosi, che mescolati insieme danno un risultato di piacere celestiale!

E quale occasione migliore del Natale in famiglia per riproporlo? Mia mamma la lasagna la fa in casa, con uova e farina, ed ottiene delle lasagne morbide e consistenti allo stesso tempo, ottime!

Io stavolta ho ricorso a quelle già fatte, secche , che non necessitano di precottura. Bisogna fare un po' di attenzione ed utilizzare una besciamella molto liquida in modo tale che quando le cuocerete al forno non si secchino troppo.

Ma per le buone forchette il risultato è sempre appagante!

Ingredienti

20 fogli di lasagne secche
mezza zucca
besciamella molto liquida
4 salsicce
sale, pepe
grana grattugiato

Preparare di besciamella abbastanza liquida. Io per far prima ho comprato una confezione in bric e l'ho allungata con un po di latte, ma se avete tempo preparatela voi perché il gusto e migliore. Tagliate e sbucciate metà zucca ,  privatela dei semi, e cuocetela con poco olio in padella finché non risulta cremosa. Dopo averla fatta saltare qualche minuto aggiungete un po' di acqua calda per agevolare la cottura. Salate e pepate.

Incorporate la besciamella alla crema di zucca e mescolate bene fino ad ottenere un composto omogeneo.

Togliere il budello alle salsicce e sgranarle.

Sporcare con un leggero strato di crema la teglia (io ho utilizzato due stampi di alluminio piccoli da 4 porzioni così una la congelo per quando avrò voglia di lasagne!) disporre la sfoglia di pasta, ricoprire bene con la crema e la salsiccia sbriciolata. Ripetere l'operazione formando  altri 4 strati e coprire l'ultimo con abbondante grana grattugiato.

Agli angoli della pirofila versare qualche goccia di latte per evitare che si secchino troppo gli angoli di pasta e lasciare qualche fiocchetto di burro in superficie. Infornare a 220° per 20 minuti.

Lasciar riposare 5 minuti a fine cottura e servire calde!

domenica 18 dicembre 2011

Panini alle olive


Questa ricetta veloce e gustosa la trovate sul blog di  Marta "Una streghetta in cucina". Fare il pane in casa dà sempre molta soddisfazione, stupisce gli amici, e in questo caso è anche semplice e veloce. Seguo spesso questo blog, per i suoi consigli e le ricette appetitose.
Questi panini, stuzzicanti se farciti con le olive nere, sono davvero veloci e con le dosi segnalate da me ne sono venuti fuori circa 7-8 etti. Alcuni gli abbiamo assaggiati subito belli caldi, gli altri li ho congelati e quando ho ospiti ne tiro fuori un po', li scongelo al forno e fanno la loro bella figura nel cestino del pane... da provare!!

Ingredienti


500 g di farina
375 g di acqua
½ cubetto di lievito
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di miele
1 manciata di olive

Sciogliere il lievito in un po' d'acqua e far riposare qualche minuto.
Mescolare in una terrina con una forchetta la farina con la rimanente acqua, aggiungere il lievito sciolto, il miele, le olive tritate grossolanamente e per ultimo il sale. Cospargere l'impasto di farina e lasciar lievitare per un ora e mezza.
Stendere l'impasto su una spianatoia infarinata così com'è senza impastarlo ulteriormente, risulterà infatti molto morbido. Con una spatola tagliarlo in piccoli panetti, che andrete a riporre in due teglie da forno ricoperte da carta da forno.
Cuocere a 250° per 30 minuti circa.



La vostra cucina esalerà un profumo di pane appena sfornato inconfondibile!

giovedì 8 dicembre 2011

Biscotti Viennesi


Avete presente i deliziosi pasticcini ricoperti di cioccolato a ferro di cavallo che si trovano in pasticceria? Quant'è buona la frolla di cui sono fatti? Leggera e fragrante... Eccovi la ricetta imparata al corso di pasticceria un paio d'anni fa, sono davvero facili e veloci da fare e il risultato vi stupirà!

Ingredienti

300 g di farina
100 g di zucchero a velo
40 g di albume d'uovo
250 g di burro
1 vaniglia in bacca o qualche goccia di estratto in fiala
1 pizzico di sale

Sbattere bene lo zucchero con il burro a pomata (ossia lasciato ammorbidire a temperatura ambiente) fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere l'albume e la farina poco alla volta, i semi o l'estratto di vaniglia e un pizzico di sale.

Mescolare bene fino a che l'impasto risulterà ben omogeneo.

Riempire una sac-a-poche con un beccuccio rigato abbastanza largo e formare su una teglia ricoperta da carta forno tante "W" ben distanziate.


Infornare a 190° per 15 minuti.
Sfornare, lasciar raffreddare e staccarle delicatamente una ad una dalla carta forno.
Servire così o ricoprirle con il cioccolato fuso!

giovedì 17 novembre 2011

Lingue di gatto


In questo periodo ho la fissa dei biscotti. Sarà perché di confezionati non ne compriamo praticamente più e alla sera mi viene la voglia di intingerli nel tè ma ho cominciato a produrne di diversi ogni settimana.

Stavolta è il turno delle lingue di gatto, non quella del piccolo Duilio, che cercava di appropriarsene sbirciando col muso a periscopio sulla teglia appoggiata sul tavolo pronta ad essere infornata!

Tra l'altro sono davvero semplici e veloci da preparare e ottime anche da servire da accompagnamento con creme o gelati.

Ingredienti

60 g di burro fuso
90 g di zucchero
60 g di farina
1 uovo
1 pizzico di sale

Mescolare bene lo zucchero con il burro fuso, aggiungere l'uovo, la farina e un pizzico di sale e mescolare ancora.

Su carta forno formare delle striscioline piatte e ovali con l'impasto aiutandosi con il bordo di un cucchiaio o con una sac-a-poche.



Cuocere a 180° per 5 minuti togliendo la teglia dal forno non appena cominciano a dorare i bordi dei biscotti.


Lasciar raffreddare, staccare i biscotti dalla carta forno e conservare in una scatola di latta!

domenica 13 novembre 2011

Gnocchi alla romana


Ne avevo proprio voglia. Questo è un piatto che mi ricorda molto i pranzi del sabato, quando passavamo per qualche rosticceria ad acquistare qualche porzione di questi buonissimi medaglioni di semolino dorati!

Adesso li preparo direttamente io nella cucina dei Bubu e sono sempre apprezzatissimi! Conditi con la salvia fresca del nostro giardino, sono una vera delizia!


 
Ingredienti

200 gr di semolino
1 lt di latte
1 uovo
grana grattugiato
30 gr di burro
salvia
sale

Scaldate il latte in una pentola con 1 cucchiaio di sale grosso, quando raggiunge il bollore aggiungere a pioggia il semolino mescolando bene in modo che non si formino grumi. Continuare a cuocere per 10-15 minuti continuando a mescolare.

Togliere dal fuoco e aggiungere.

Stendere su carta forno il semolino ad altezza di 1 cm circa, ricoprire con altra carta forno e con il mattarello spianare bene la superficie in modo da renderla ben omogenea.

Lasciar raffreddare.

Una volta freddo ritagliare tanti gnocchi rotondi con uno stampino. Riporre gli avanzi sul fondo di una pirofila imburrata, e sopra gli gnocchi leggermente sovrapposti gli uni agli altri.

Cospargere con qualche fiocchetto di burro e abbondante grana grattugiato.

Scaldare in forno per 20 minuti circa a 200° e passare al grill qualche minuto prima di servire.

Potete condirli con burro fuso insaporito con qualche foglia di salvia o con il classico sugo di pomodoro!

Buon appetito!

venerdì 4 novembre 2011

Biscotti di pasta frolla al cioccolato



Qualche settimana fa sono stata a far visita ad una vicina che sta attraversando un periodo di lutto. Non sono così brava a consolare le persone nei momenti difficili della vita, pur comprendendo e condividendone il dispiacere, mi sembra sempre di invadere l'intimità del dolore, con parole magari inappropriate e che poco possono alleviare la sofferenza.

Così, sapendo che tanto non sarei riuscita ad esprimere, ho confezionato dei biscotti al cioccolato. Semplicissimi biscotti di pasta frolla a cui ho aggiunto del cioccolato fondente.

La dolcezza può essere un ingrediente in più per attenuare un momento difficile, anche se per poco, gratifica e ci ricorda che continuare a vivere ha il suo perché...


Ingredienti

300 g di farina
1 uovo
180 g di zucchero (la ricetta originale della pasta frolla ne prevede 200 g)
150 g di burro
30-40 g di cioccolato fondente
sale

Tritate il cioccolato fondente con il mixer, aggiungere la farina setacciata, il burro a pezzettoni e lo zucchero ed un pizzico di sale e miscelare fino ad ottenere un impasto grumoloso. Aggiungere l'uovo leggermente sbattuto e continuare con il mixere finché si l'impasto risulterà abbastanza accorpato. Se risultasse troppo denso aggiungere poca acqua fredda e miscelare ancora.

Formare con l'impasto una palla, avvolgere con la pellicola trasparente e lasciar riposare in frigorifero per almeno 20 minuti.

Ritirare dal frigo e stendere con il mattarello una sfoglia di 1-2 mm aiutandosi con poca farina.

Ricavare i biscotti aiutandosi con gli stampini, sistemarli su una placca ricoperta da carta forno e cuocere in forno già caldo per 10 minuti circa.

Lasciar asciugare e raffreddare a temperatura ambiente e spolverizzare con zucchero a velo!

domenica 25 settembre 2011

Risotto alla Konoba Sime


Lo so, lo so! Lo so che il risotto non si fa con il riso parboiled, ma dovevo riprodurre in tutto e per tutto quello della mitica taverna Konoba Sime di Krk (Croazia). Affezionatissimi clienti dal 2008 ci torniamo spesso quando andiamo in vacanza nell'isola di Krk.


E ordiniamo il classico risotto ai frutti di mare, che in questa piccola tavola calda di porto, sanno preparare particolarmente bene. Tranne che forse per la scelta del riso, che mi sembrava proprio un parboiled... Orrore... ma il sapore, la mantecatura, il pesce... Ottimi anche con il parboiled!

Scherzi a parte, usiamo un buon riso Carnaroli e ci togliamo ogni dubbio di sorta!

Il risotto che ho preparato ieri sera mi è venuto davvero bene e presentava lo stesso sapore del risotto della Konoba Sime! Come chiudere gli occhi e tornare in riva al quello splendido mare!


Ingredienti

150 gr di riso Carnaroli
100 gr di misto pesce per risotti surgelato
4-5 cucchiai di passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 misurino di brodo vegetale granulare
mezza cipolla piccola
prezzemolo
1 spicchio d'aglio
sale, pepe
olio evo
vino bianco
1 noce di burro

Mettere a scaldare 500 ml d'acqua, all'ebollizione aggiungere il brodo granulare e lasciar sciogliere mescolando con un cucchiaio. Mantenere in caldo.

Tritare la cipolla e il prezzemolo finissimi, spellare l'aglio, tagliarlo a metà togliendo l'anima interna. Far soffriggere il trito di cipolla e prezzemolo in poco olio d'oliva insieme alle due metà dell'aglio lasciate intere (o se vi piace tritatelo insieme).

Quando il soffritto si sarà imbiondito, aggiungere il misto di pesce scongelato precedentemente. Far cuocere per qualche minuto e versare il riso, tostarlo per 1 minuto, spruzzare con poco vino bianco e mescolare finche non sarà evaporato. Bagnare gradatamente con il brodo caldo continuando a mescolare. Aggiungere la passata di pomodoro e il concentrato, e continuare a mescolare fino a completa cottura del riso aggiungendo brodo di tanto in tanto.

Verso la fine della cottura, regolare di sale e pepe e unire il burro per ammorbidire il risotto.

Poco prima di servire spruzzare leggermente con poco vino bianco.

Servitelo all'onda aggiungendo brodo se necessario per lasciarlo affinché mantenga la sua consistenza morbida e cremosa, come quella del Konoba Sime!

domenica 11 settembre 2011

Muffins banana e cioccolato


Con questa ricetta partecipo al contest "Tu vuò fa' l'americano" di Sara che mi ha gentilmente invitata. I muffins sono dolci semplici e veloci da realizzare e si prestano quindi ad improvvisare una merenda buona e sana.
Ho scelto di farli al cioccolato che è un ingrediente goloso e con le banane, morbide e nutrienti!
Li ho mangiati stamattina a colazione, ottimo modo per cominciare la giornata con buonumore!



Ingredienti

2 uova
120 gr di zucchero
150 gr di farina
100 gr di burro
50 gr di cioccolato fondente in gocciole o tritato grossolanamente
6 cucchiai di cacao amaro
2 banane
4 cucchiaini di lievito





Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il burro liquefatto, la farina e il lievito. Incorporare il cacao amaro e il cioccolato fondente.

Sbucciare le banane a tagliarle a rondelle. Tenere qualche rondella a parte per la guarnizione e schiacciare le rimanenti con una forchetta.
Unire la polpa di banana alla crema e mescolare al tutto.
Riempire per 3/4 gli stampini per i muffins, guarnirli con le rondelle di banana tenute da parte e infornare a 200° per 15 minuti circa.
Provare con uno stecchino la cottura finché non risulta asciutto.
Una volta estratti dal forno, lasciar raffreddare e a piacere cospargere con zucchero a velo.





mercoledì 31 agosto 2011

Vacanze in Belgio - Seconda Parte

Le giornate successive le dedichiamo a visitare le città belga maggiormente conosciute, Anversa, Liegi, Namur, Gent e altri centri meno importanti ma altrettanto caratteristici come Mechelen, Brugge e Leuven.

Una delle più caratteristiche è appunto Brugge, piacevole cittadina medioevale a nord del Belgio, molto vicina alla costa e al confine con la Francia. Già avvicinandosi al cuore storico si denota una certa cura nell'abbellimento delle strade con siepi e fiori. Il centro è caratterizzato da incroci di stradine delimitate dai tipici palazzi belga, colorati e con le torrette in cima, che confluiscono nella Grote Markt dove ci accoglie il mercato di frutta e verdura! Oh, ecco che qui si parla il vero fiammingo! Incitati da ritornelli che spingono a scegliere di comprare in un banco piuttosto che in un altro, vedo donne e uomini con i loro bei cesti sotto il braccio accingersi a fare provviste per le loro cucine! Nonostante l'idea che mi sia fatta del Belgio, come per altri paesi del nord Europa è che non sia molto diffusa la cucina casalinga. Infatti anche qui è un brulichio di ristoranti, brasserie, paninerie e gastronomie.

Brugge è prettamente turistica: tanta, tantissima gente dotata di macchine fotografiche e videocamere al seguito, pulmini e carrozze turistiche, e tantissimi negozi, tant'è, ad un certo punto mi gira la testa!

E' ora di pranzo e sediamo all'aperto in un ristorantino tranquillo, nonostante la pioggerellina che continua a minacciarci dolcemente. Optiamo per il menù turistico a 16 euro, bevande escluse, usciremo con 42 euro in meno nel portafogli! Da qualche parte doveva pur esserci la fregatura!

Soldi a parte, abbiamo pranzato discretamente,concludendo però che la cucina belga non fa per noi, così nei giorni seguenti abbiamo fatto una vera e propria maratona di Mac Donald's, Quick (altra catena di fast food molto diffusa lì) e Pizza Hut!

Durante un'uscita pomeridiana a Gent, carinissima cittadina a 60 km da Bruxelles riceviamo anche due buoni omaggio per cenare da Pizza Hut! Sarà, ma ho bel un ricordo di esserci stata in quinta superiore, durante la gita scolastica a Budapest, e così entriamo convinti.

Il locale è accogliente e colorato con tinte calde alle pareti e il personale è simpatico e disponibile a spiegarci il menù. Memore della specialità di Pizza Hut assaggiata in Ungheria, ordina una Cheesham Pan, ossia una pizza con l'impasto alto, morbido e croccante, cotta in teglia e farcita con prosciutto e formaggio. Dopo cinque minuti ecco arrivare una bellissima pizza fumante tagliata a spicchi: è buonissima! Tanto che da Pizza Hut ci torneremo l'ultimo giorno a Namur, capoluogo della Vallonia, sulla strada che ci ricondurrà all'aeroporto.

Gent è un bel centro attraversato da un corso d'acqua e verso le sette di sera si riempie di giovani. Rimaniamo fino a dopo cena, approfittando del fatto che in Belgio il sole tramonta più tardi e alle 21.30 è ancora chiaro nonostante siamo a fine luglio e le giornate si siano già accorciate.

Il venerdì sera infatti utilizziamo autobus e metropolitana per un'uscita notturna a Bruxelles. I parcheggi sono piuttosto costosi e muoversi con i mezzi pubblici è l'ideale! La fermata della metro poi è nei pressi della Borsa a pochi passi dalla Grand Place.

Tanti localini illuminati, giovani, musica e la torre del municipio illuminata da giochi di luce! Ripercorriamo l'intero percorso del primo giorno di visita quando ogni nostro passo muoveva ignaro di ciò che avrebbe scoperto dietro ogni angolo, quando curiosi imboccavamo i vicoli più nascosti e quando ci fermavano ammirati con lo sguardo ai palazzi, alle volte gotiche, ai campanili aguzzi dai carillon melodiosi.

La città di sera ha sempre un suo fascino, accoglie dolcemente e d'improvviso non avvertiamo nemmeno più la stanchezza della giornata. Prima di rientrare sostiamo "Le Cirio", un elegante caffè del 1886, arredato come all'epoca. Indugio se provare la famosa birra alla ciliegia, ma la lascio a Mauro e mi sorbisco un buon tè che mi viene servito con un biscotto confezionato alle mandorle dal sapore leggermente salato.

Tra i tanti giri attorno al Ring, la tangenziale che circonda la città, una sorta di enorme raccordo anulare, ci perdiamo nella foresta a sud di Bruxelles. Diversi chilometri immersi in un polmone verde che incanta! Ci sono persino cartelli stradali che avvertono del possibile attraversamento di animali selvatici come daini e stambecchi... A pochi passi dalla città!


Visitiamo anche l'Atomium, la famosa costruzione simbolo di Bruxelles. La sua costruzione risale agli anni 50, ed infatti ogni sua parte ne dimostra l'età! Formato da 9 sfere collegate da tubi è alto 102 mt. Si sale tramite un velocissimo ascensore che in pochi secondi porta in cima, nell'ultima sfera dove si può godere di una vista a 360° della capitale. La guida dice che nelle giornate di cielo terso si può arrivare ad intravedere Anversa, ma anche oggi pioviggina e il cielo è nuvoloso, come al solito.

Al piano superiore c'è persino un ristorante panoramico. E' obbligatoria la prenotazione e il listino è parecchio esigente per le nostre tasche di turisti fai da te!

Le altre sfere sono adibite ad esposizioni temporanee di mostre itineranti e museo permanente sulla storia dell'immigrazione in Belgio e sull'Atomium. Quando saliamo a una delle sfere laterali sfere, attraverso una scala mobile, sembra di stare a Gardaland! La scala sale lungo il tubo illuminato da luci rosse e verdi, solo la musica diffusa allieta l'atmosfera surreale, un po' spaziale, in cui ci stiamo addentrando.

Città interessante è Anversa, importante snodo commerciale e portuale, si trova nei Paesi Bassi. Il centro è davvero vivo e movimentato e anche qui c'è l'imbarazzo per lo shopping! Entro in una piccola bottega di arredo country, ripiena di oggetti di legno grezzo sbiancato, fiori secchi e lavanda e tessuti color pastello e servizi bon-bon. Acquisto, a ricordo, un graziosissimo vassoio bianco, decorato con disegni raffiguranti romantici papaveri rossi.

Nel ritorno da Anversa, ci fermiamo a Mechelen, molto graziosa, con la sua Grote Markt, la torre della cattedrale di Saint Rombouts e un piacevole centro pieno di giovani. Nella piazza fervono i preparativi per una festa serale, con banchi di birra, carne allo spiedo e spazi e palco per la musica. Lo stesso troveremo anche a Leuven il sabato successivo, dove assistiamo alla preparazione di un bel buffet all'aperto, con tanto di paste fredde, carne grigliata e un maiale intero che girava nello spiedo!


Entriamo in un piccolo caffè, dove le specialità sono cappuccini e latte macchiati. Mi lascio tentare da una "Dama Bianca", cappuccino servito in un bicchierone largo con cioccolato bianco. Delizioso! Ci lasciamo sprofondare in accoglienti poltrone di pelle rossa ed io mi leggo una rivista belga mentre sgranocchio il solito biscottino. Come si sta bene seduti con una bella bevanda calda dopo tanto camminare!

Perché qui il clima non perdona! Nubi, temperature di 15-16° e la snervante pioggerellina nebulizzata hanno fatto costantemente da contorno alla nostra vacanza! Preparati sì, con ombrellini, giacche ed una buona lettura di un romanzo di Alexander McCall Smith, ambientato ad Edimburgo. la protagonista, Isabel, filosofa, ha spesso l'aria di attraversare con occhi di curiosità e riflessione la città, stupendosi del sole estivo che straordinariamente uscirà allo scoperto in una nuova Edimburgo, notoriamente grigia e uggiosa, a segnare un cambiamento nella sua vita.

Chissà se Bruxelles avrà segnato un cambiamento di vedute anche nelle nostre esistenze... Lo vedremo nei prossimi diari di viaggio!


martedì 30 agosto 2011

Spaghetti cipolla e alici



Questi spaghettini gustosissimi li ha preparati mia mamma una domenica a pranzo. Cipolle che piacciono tanto a Mauro, alici che piacciono a me, né è risultato un'accoppiata vincente!

Ingredienti

160 g di spaghetti o bucatini
1 cipolla
6-7 alici sott'olio
olio evo
sale
mezza confezione di panna da cucina (o l'equivalente di mascarpone)

Lavare, mondare e affettare sottilmente la cipolla e farla appassire lentamente in una padella con un cucchiaio d'olio. Aggiungere un mestolino d'acqua calda e continuare la cottura finché la cipolla diventa molto morbida.

Unire le alici e stemperarle con un cucchiaio. Quando si sono sciolte unire la panna e far sobbollire per un paio di minuti.

Regolare di sale se serve.

Lessare gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata, scolare al dente e condire con la salsa preparata.


giovedì 25 agosto 2011

Vacanze in Belgio

Belgio, viaggio programmato da tanto tempo e mai realizzato fino a quest'anno quando, internet come complice, abbiamo prenotato volo, auto a noleggio e appartamento per girare questo paese in tutta libertà!


Atterrati all'aeroporto di Charleroi, equipaggiati di felpa e giacca viste le temperature previste nonostante sia estate, corriamo subito a ritirare l'auto che ci è stata riservata, una Mitsubishi Colt nera nuova nuova! Mauro storce un po' il naso, non gli piace, ma io la trovo comoda, pulita e spaziosa, ci stanno benissimo i nostri bagagli!

Decidiamo di sostare a Charleroi per il pranzo ma raggiungere il centro si rivela presto un'impresa: le indicazioni sono scarse e c'imbattiamo in una strada cantiere che ci conduce in un sobborgo molto scarno circondato da case di mattoni abbastanza fatiscenti! Devo ammettere che la prima impressione non è affatto positiva... ma la fame comincia a farsi sentire, vista la colazione consumata all'alba, e con essa anche il nervosismo per non riuscire a raggiungere il centro città! Dopo numerosi tentativi parcheggiamo finalmente ai piedi della città alta proprio vicino al verdissimo parco di Reine Astrid. Anche qui purtroppo ci accoglie una città cantiere, stanno rifacendo la pavimentazione e ci sono ciottoli e transenne ovunque.

Interessante l'abside della basilica di San Cristoforo, in piazza Carlo II, interamente ricoperta d'oro, regala un effetto inaspettato entrando in una chiesa così austera e imperiosa dall'esterno.


Due panini e due coca cole ci riportano in vita e ci dirigiamo verso Bruxelles.

Unica tappa del pomeriggio la riserviamo a Waterloo, luogo della celebre sconfitta di Napoleone! Acquistiamo il biglietto per visitare il campo di battaglia, basta salire i 223 e più ripidi gradini che portano in cima alla collina dov'è e stato eretto il leone monumento ai caduti... “Alt ai deboli di cuore e sofferenti di vertigine” allerta il cartello... a metà della scalinata il cuore comincia a battermi forte, mi manca il fiato e mi cedono le ginocchia... ci fermiamo a riprendere respiro e poi su ancora per l'ultimo sforzo! Una volta in cima ci attende un panorama a 360° del campo di battaglia! In realtà io vedo solo tanti campi di un verde intenso e coltivazioni, se non fosse per la segnaletica che indica le varie fasi della battaglia.

Anche trovare l'appartamento che abbiamo prenotato via internet è un po' difficile: dalle indicazioni di Google Maps bastava uscire dall'autostrada per trovare facilmente Boulevard Maria Groeninckx, ma come da copione, sbagliamo strada e ci troviamo sbalzati nel traffico delle cinque nel pieno centro della capitale!Chiarite le idee, raggiungiamo finalmente i Budget Flats Brussels, un residence ad Anderlecht, quartiere residenziale poco fuori Bruxelles, sito lungo un verdissimo viale alberato di castagni. Il monolocale è spazioso e abbastanza accogliente ma soprattutto pulito! La cucina invece è in comune con gli altri ospiti e la utilizzeremo per scaldare qualche alimento che compreremo precotto.

La sera siamo stracci e ne approfittiamo di un buon sonno ristoratore per prepararci al'indomani. La mattina seguente siamo alla volta di Bruxelles. Vaghiamo solo con una pianta della città, nessuna guida, nessun programma di visite a monumenti o musei, solo dove ci porta la curiosità... Purtroppo noto a malincuore che il sistema di raccolta dell'immondizia è ben diverso che da noi, per cui taluni giorni osserviamo montagne di sacchi accumulati lungo le strade. Mi fa un certo che quest'aspetto, in fondo qui ha sede l'Unione Europea!

Ma giunti nel cuore del centro storico l'euforia comincia a prendere piede: tante e tante piccole botteghe! Patisserie, negozi di cioccolatini, boulangerie dove vendono panini croccanti, sucrerie e friterie dove sfamo la fame con un buon waffel caldo e zuccherato! Visitiamo la Grand Place, la piazza principale dove ha sede il municipio e da cui s'intravede la cattedrale. Ci sono i tipici palazzi belga, alti e stretti con le torrette.


Quella mattina ospita un piccolo mercato di fiori e piante. Attraversiamo la galleria dove troviamo negozi di qualità, pelletterie, bar prestigiosi e ancora cioccolatini: Leonidas, Godiva, Cate d'Or... C'è solo l'imbarazzo della scelta!

E' quasi ora di pranzo e ci lasciamo guidare in un stretto crocicchio di viuzze, dove sotto tendoni colorati, tavolini ricoperti da tovaglie allegre e da lumini attirano i turisti stanchi e affamati tentandoli con le loro specialità. Qui sono rinomate le moules frites, le cozze, in mille e più salse, vengono servite accompagnate con le patate fritte!

Per stavolta passiamo oltre e continuiamo la nostra visita attraverso Place de L'Albertin raggiungendo il museo di Magritte, attraversiamo il vasto Parco di Bruxelles dove coraggiosi jogger in pantaloncini corti e k-way d'ordinanza sfidano la pioggia correndo luongo i sentieri dei giardini.

Arriviamo fino alla zona europea dove risiede il Parlamento, in cui si decidono le sorti del nostro paese. Sarà l'aspettativa ma fa un certo effetto starsene sotto questi palazzoni di specchi, altissimi grattacieli blindati... Un misto di orgoglio e rispetto.


Dietro insistenza di Mauro visitiamo anche il museo della guerra, ospitato nel parco del Cinquentenario, percorso molto ben costruito e organizzato. Ma che scarpinata arrivare fino lì e tornare indietro: il parco è esattamente a sud della città!


Così dopo esserci rifocillati con due cappuccini accompagnati da pasticcini al cocco, ci dirigiamo infine verso la cattedrale di San Michele. Splendida, gotica, maestosa, con lunghe navate e archi acuti altissimi. Vetrate colorate lasciano filtrare qualche spiraglio di luce che illumina la penombra tipica dei luoghi sacri, come un segno divino che stupisce nel momento del raccoglimento.

Durante il nostro viaggio entreremo in numerose chiese e cattedrali e molto spesso sentiremo l'organo suonare e non solo durante le celebrazioni. Veri e propri concerti, un qualcosa che si sta perdendo nelle nostre chiese. (continua)

giovedì 11 agosto 2011

Arancini di riso



Dopo aver cucinato una terrina intera per due, con previsione di portarne al mare, e puntualmente non essendo andati, mi son ritrovata con ancora tanto riso che in due sinceramente si fa fatica a finire...
Così ho riutilizzato il riso avanzato e fatto tanti buoni arancini fritti!

Dovete scusarmi se non vi riporto le quantità esatte perchè è stato un piatto improvvisato, dettato appunto dagli avanzi e dalla fame, ma siccome è possibile riutilizzare quelle che avete in cucina, (risotti, riso freddo, ragù o sughi vari...) potete sbizzarrirvi come potete!

Io avendone avanzato comunque poca di insalata di riso, l'ho "allungata" un po' preparando un po' di risotto al pomodoro, soffriggendo dapprima una mezza cipolla tritata sottilmente in un po' d'olio, tostato il riso (circa 6 cucchiai di riso Vialone nano) e aggiungendo il brodo fino a fine cottura.
Verso la fine ho aggiunto anche 2 cucchiai di concentrato di pomodoro e l'insalata di riso avanzata. Dal momento che nell'insalata c'erano anche dei cubetti di mozzarella il risotto si è ben mantecato.
Una volta freddo formare con le mani bagnate d'acqua tanti piccoli arancini (i miei avevano il diametro di circa 3 cm) e tenere a parte.

Formare la pastella per la frittura amalgmando farina (circa 6 cucchiai ma regolatevi voi), acqua quanto basta, 1 uovo e 1 pizzico di sale mescolando fino ad ottenere una pastella liscia.
Immergere gli arancini nella pastella e poi nel pane grattuggiato premendo bene la superficie in modo che il pane aderisca bene alle polpette.
Friggere in abbondante olio di semi, asciugare bene scolandoli su carta assorbente, salare e gustare caldissimi!

Insalata di riso



Classica, fresca, estiva, colorata! Da preparare in anticipo, da portare sotto l'ombrellone in spiaggia, è un must dell'estate!

Mi piace rovistare in frigo e immaginare l'aspetto e il gusto che ne risulterà a seconda di quanto offerto dalle provviste di casa!

Inutile riportarvi gli ingredienti esatte o le quantità perché è cosi facile prepararla!

Io mi trovo molto bene ad usare il riso parboiled che tiene molto bene la cottura che va tuttavia bloccata passando il riso sotto l'acqua fredda corrente dopo averlo scolato bene al dente.

Condito con tante verdurine (piselli, peperoni, carote a cubetti appena sbollentate, olive, capperi...) formaggi (mozzarella nel mio caso, ma anche latteria, emmenthal...) e salumi (prosciutto cotto a dadini, wurstel a rondelle, salame...), uova sode se piacciono per decorare e innaffiata con un giro d'olio d'oliva extra vergine.

Si lascia raffreddare in frigo e si serve in terrine colorate! Che piatto!


mercoledì 20 luglio 2011

Focaccia con crescenza e olive


Questa semplicissima focaccia l'ho letta sulla collana Il cucchiaio d'argento. Mi piace perché è semplice e veloce da preparare e va benissimo quando manca il pane in casa.


Rispetto alla ricetta originale ho apportato qualche variazione aggiungendo le olive nere, il rosmarino e 2 cucchiaini di lievito istantaneo che a mio parere la rendono più morbida!

Ingredienti

250 g di farina
200 g di crescenza
1 manciata di olive nere denocciolate
2 cucchiaini di lievito istantaneo per impasti salati
olio extra vergine d'olia
sale fino e sale grosso

Riporre la farina a fontana su una spianatoia infarinata, mettere al centro 1 cucchiaio di olio d'olivo, mezzo cucchiaino scarso di sale e acqua lavorandola con le mani fino ad ottenere un impasto morbido.

Dividere l'impasto in due porzioni e stendere con il mattarello fino ad ottenere due cerchi di sfoglia.

Riporre una sfoglia su carta forno, bucherellare la superficie con i rebbi della forchetta, spalmare con la crescenza e farcire con le olive nere tagliate a metà. Salare pochissimo.

Ricoprire con l'altra sfoglia pinzando bene i bordi.

Bucherellare la sfoglia, spennellare con olio d'oliva e schiacciare sulla superficie qualche grano di sale grosso e qualche ago di rosmarino.

Cuocere in forno a 220° per 15 minuti circa.

Togliere dal fuoco, lasciar riposare qualche minuto, tagliare a fette e gustare caldissima!

domenica 17 luglio 2011

Meringata al cucchiaio


Se c'è un dolce che mi piaceva ordinare quando da piccola mi portavano fuori a cena, oltre al mitico profiterol, si aggiudicava senz'altro un posticino la meringata!


Ovviamente me ne portavano una fetta enorme e, non essendo una gran mangiatrice, finiva spesso che dovevano assaggiarla anche i miei genitori.

Eppure mi piaceva troppo, sentire le meringhe dolci sbriciolarsi e poi sciogliersi in bocca, tra la panna morbida, che delizia!

Ricordo che ne ero diventata talmente ghiotta che al mare mi facevo comprare anche il gelato alla meringata, quello che vendevano in coppetta!

Anche questo dessert veloce ma gustoso l'ho trovato sul libro di Benedetta Parodi. Avevo voglia di preparare qualcosa di semplice e fresco con questa calura ma va si può servire anche d'inverno accompagnato da una salsina calda!

Ingredienti

400 ml di panna da montare
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio e mezzo di Marsala secco
160-170 g di meringhe o spumiglie
cioccolato fondente

Sbattere bene i tuorli con lo zucchero fino farli diventare bianchi e spumosi. Unire il Marsala e mescolare ancora. In un'altra ciotola montare la panna. Aggiungere le uova mescolando dal basso verso l'altro per non smontare troppo la panna. Unire le meringhe sbriciolate, lasciando anche dei pezzo abbastanza grossi. Sarà piacevole sentire la consistenza della meringa.

Io ho aggiunto delle scaglie di cioccolato fondente, avanzate dall'uovo di Pasqua, potete metterne a piacere, assumere un effetto stracciatella o lasciare la meringa bianca.

Riporre in frigo per almeno una notte.

Servire come un gelato in coppette accompagnate se volte, da cioccolato fuso o salsa tiepida ai frutti di bosco!

venerdì 8 luglio 2011

Salvia fritta



Finalmente siamo riusciti a far crescere la salvia! Già per due anni di fila ci abbiamo provato con scarso successo. La piantina comprata quand'era piccina e bella resisteva un paio di mesi per poi appassire inesorabilmente...

ma quest'anno ce l'abbiamo fatta, anche troppo! La salvia ha cominciato ad espandersi, le foglie ad aumentare di dimensione, mentre l'utilizzo che ne facciamo cucina è rimasto abbastanza ridotto.

E così, foglie di salvia fritte!

Non le avevo mai cucinate nè tantomeno assaggiate, e devo dire che siamo rimasto positivamente sorpresi: croccanti al punto giusto e con un leggero sapore amarognolo, si prestano bene come accompagnamento per un aperitivo!


Ingredienti

15-20 foglie di salvia abbastanza grandi
50 g fi farina
70 ml di birra
sale
olio di semi di arachidi
1/2 cucchiaio di olio evo

In una ciotola sciogliere la farina con la birra mescolando bene fino a formare una pastella liscia senza grumi, aggiungere l'olio e salare. Coprire con la pellicola e lasciar riposare 30 minuti in frigorifero.

Lavare bene le foglie di salvia ed asciugarle con carta assorbente.

Trascorsa la mezz'ora intingere le foglie nella pastella e friggerle da ambo le parti in nell'olio di arachidi fino a completa cottura. Sgocciolare e far asciugare su carta assorbente, salare e servire calde!

martedì 5 luglio 2011

Insalata di pollo


E' ritornato il bel caldo e a volte anche la pigrizia nell'accendere i fornelli! Così presi dalla fame Mauro mi ha portato in pizzeria! Mi piace andare a cena fuori, specie poi quando l'invito è imprevisto!

Sedersi comodamente al tavolo, aprire il listino e lasciarsi tentare dagli ingredienti, dai nomi più variegati di ogni pizza, dalle specialità del giorno... E se ci facessimo prima un'insalata di pollo come antipasto? No, mi devo gustare la pizza fragrante e calda senza mi rovinarmi l'appetito... casomai prendo dopo il dolce...

Ma a casa il giorno dopo a cena... insalata di pollo! Con quello che avevo in frigo, pur senza sedano ahimè, è andata mangiata tutta!

Ingredienti

2 fettine di petto di pollo
1 carota
50 g di cavolo
3-4 cucchiai di maionese già pronta
sale
olio d'oliva

Lessare per 5 minuto il pollo in acqua bollente.
Scolare dall'acqua e tagliare a striscioline sottili, sfilacciandola leggermente.

Tagliare il cavolo e la carota a julienne (io ho usato il robot). Condire l'insalata in una terrina con poco olio e sale, unire il pollo e mescolare ancora.

Aggiungere la maionese e amalgamare bene all'insalata. Far raffreddare in frigorifero e servire con crostini di pane.

Buon appetito!

giovedì 30 giugno 2011

Penne con salsa di pomodoro crudo


Questa pasta condita con la salsa di pomodoro fresco a crudo l'ho vista su una rivista di Cucina Moderna presa a prestito dall'immenso archivio di mia mamma! E' davvero veloce, fresca e sana! In più conferisce un tocco di colore alle paste estive!

Ingredienti x 2

160 g di penne
2 pomodori San Marzano
4 cucchiai di grana grattugiato
8 foglie di basilico
1/2 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di olio evo
1 noce di burro
sale, pepe

Lavare bene i pomodori, tagliarli a pezzettoni, e frullarli con il minipimer insieme all'olio, grana, sale, pepe, aglio e le foglie di basilico ben lavate.

Lessare la pasta in acqua bollente salata. Scolarla bene al dente e condirla con il burro fino a quando si è completamente sciolto. Aggiungere la salsa di pomodoro e mescolare.

venerdì 24 giugno 2011

Mousse di tonno


Mousse di tonno


Tra la mousse di tonno e quella al prosciutto non saprei quale scegliere! C'è da leccarsi i baffi in entrambe i casi! L'altro giorno ho preparato come antipasto quella al tonno, davvero squisita spalmata sui crostini di pan carré tostati al forno. Spazzolata in un lampo come pure veloce è la preparazione!

La ricetta la trovate anche sul libro di “Cotto e mangiato”!

Ingredienti

240 g di tonno sott'olio (pari e 3 scatolette da 80 g)
240 g di Philadelphia light
capperi di guarnizione
pan carré

Sgocciolare bene il tonno dall'olio. Frullare con il minipiner ad immersione il tonno e il formaggio fino ad ottenere una mousse morbida e cremosa.
Versarla in una terrina e guarnire con capperi sott'olio.

Tagliare il pan carré in piccoli triangolini e tostare per 5 minuti in forno già caldo a 180° rigirandoli una volta.
Siccome erano finiti ho tostato anche del pane di riserva!

Spalmare e prepararsi a gustare!








mercoledì 15 giugno 2011

Dolce di frutta


Il 13 giugno Mauro ha compiuto gli anni. La mattina abbiamo fatto una passeggiata in Prato della Valle. C'era il mercato di Sant'Antonio, tante bancarelle, tanti devoti che si recavano in pellegrinaggio alla Basilica.

Ci ha sorpreso anche la pioggia, gocce finissime che hanno portato un po' di frescura di giugno.

Così una volta a casa non avendo niente di pronto e volendo festeggiare ho preparato questo dessert facile facile alla frutta.

Ottimo per riutilizzare la frutta un po' matura...

Ingredienti

2 banane
1 pesca
1 kiwi
2 uova
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di miele
5 cucchiai di farina
1 cucchiaino di lievito
3 cucchiai di oliodi semi
2 cucchiai di brandy
succo di limone

Tagliare le banane a rondelle e metterlel in una ciotolina con qualche goccia di limone per evitare che anneriscano. Lavare, spellare la pesca e affettarla sottilmente. Pelare il kiwy e tagliarlo a pezzettini.

Sbattere le uova con lo zucchero e il miele, aggiungere la farina setacciata insieme al lievito e mescolare ancora. Unire l'olio e il brandy e mescolare ancora.

Sgocciolare le banane e aggiungerle insieme all'altra frutta al composto di uova.
Versare il composto in una pirofila ricoperta con carta forno e cuocere 200° per 20-25 minuti.

Dal forno uscirà un profumo di liquore e frutta inebriante!

lunedì 6 giugno 2011

Pomodori e peperoni profumati


Stasera fettina di pollo alla griglia... buona sì ma sempre la solita!

Perchè non accompagnarla con un coloratissimo piatto di verdure estive, pomodori al forno e peperini saltati in padella. Il tutto insaporito con i profumi delle erbette e dell'aglio (se vi piace!).

Ingredienti per 2

2 pomodori a grappolo maturi
1 peperone giallo piccolo
timo
basilico
origano
sale
olio evo
1 spicchio d'aglio

Accendere il forno a 180°. Lavare e tagliare a metà i pomodori. Salarli in superficie, spolverizzare con il timo e il basilico tritati (dovete prepararne circa 2 cucchiai) e irrorare con un filo d'olio d'oliva.

Passare al grill in forno fino a farli leggermente abbrustolire.

Nel frattempo scaldare 2-3 cucchiai di olio in padella con l'aglio schiacciato, unire i peperoni, tagliati a listarelle e far saltare per 10 minuti a fiamma vivace.

Farli sgocciolare su carta assorbente, salare e condire con origano secco.

Comporre il piatto da portata con i pomodori e i peperoni e servire tiepidi!